Fotografo Eventi Privati a Roma

 Il tuo fotografo professionista per eventi: feste private, compleanni, vernissage

Feste private, compleanni, vernissage sono esperienze in cui il protagonista dell’evento vive un momento esaltante e significativo della propria vita, e quando sceglie un fotografo professionista è perché vuole essere discretamente accompagnato da chi sappia entrare subito in sintonia con l’evento, la location e con il suo protagonista.

Un fotografo professionista deve comprendere la natura dell’evento privato

A differenza degli altri servizi fotografici legati a eventi di natura più o meno pubblica, quelli per eventi più vicini al privato richiedono al fotografo una specifica attenzione verso la loro natura spesso intima. Per natura intima di un evento intendo la sua unicità tematica. Ogni tipo di evento è in qualche modo unico ma l’evento privato non è mai omologabile “da un punto di vista fotografico” come potrebbe inevitabilmente esserlo il più riuscito dei matrimoni o la più pirotecnica sfilata di moda. Costituisce un evento a sé nel senso più netto del termine.

Analizzare la location per realizzare un reportage classico accompagnato da originali foto ritratto

Ogni fotografia deve interagire con la location in una simbiosi tutta peculiare. Durante un evento privato non si segue, come nel matrimonio, il convegno o il meeting, una scaletta più o meno conosciuta. Tutto può accadere in diverse prospettive, nei più svariati angoli della location. Analizzare la location significa fare osservazioni e scatti preventivi appena si arriva sul luogo. Capire quello che funziona meglio da un punto di vista tecnico-fotografico e di narrazione.

Feste, compleanni, vernissage: sintonia tra fotografo e protagonista

Il committente spiega al fotografo chi è il protagonista dell’evento: se stesso, un amico o parente, magari combinati con una festa di compleanno, un vernissage, l’inaugurazione di una nuova attività.
Il protagonista va quindi inteso come “il senso e il cuore dell’evento”.
Il fotografo professionista ha quindi il dovere di porre qualche domanda per trovare il suo feeling con quanto si svolge davanti al suo obiettivo. Permettere alla propria creatività di lavorare su un progetto o a volte solo su un sogno che riempie le nostre vite. Non saper interagire con i significati più profondi di quanto accade può rendere il suo lavoro, anche se tecnicamente qualitativo, privo di anima, privo di feeling.

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